Steve Guerdat: «Mi sono ritrovato con una cavalla in grande forma e Dynamix de Belheme è rimasta fresca dopo ogni percorso. Mi sono preoccupato di farla saltare in tranquillità, anche perché era la sua prima competizione così impegnativa, e ci sono riuscito in ogni giornata di gara. L’ho sentita un po’ stanca solo nel round 1 di oggi, così ho cercato di non sollecitarla troppo nei primi salti di round 2 e alla fine è andata bene. Sono molto orgoglioso di Dynamix. Ha sempre e solo gareggiato con me, dal 2019, ed è costantemente cresciuta nel tempo. Ho avuto tanti cavalli importanti nella mia carriera, ma lei è davvero speciale e abbiamo sempre creduto che potesse diventare una superstar. La mia casa è piena di fotografie di Nino des Buissonets, il preferito di mia moglie, ma le ho sempre detto che presto avrebbe dovuto trovare spazio per la prima vittoria importante di Dynamix de Belheme».
Philipp Weishaupt – «A dire la verità non era nei miei piani essere in gara in questo Campionato d’Europa. Zineday ha solo 9 anni e nonostante sia un anno più giovane del cavallo di Guerdat ha mostrato di avere altrettanta qualità. Non desideravo in nessun modo metterlo sotto pressione. Inoltre volevo tenerlo un po’ al riparo dai riflettori. Dopo Aachen però è un po’ cambiato tutto ed è stato praticamente impossibile tenerlo nascosto. Dopo Aachen, dove ha mostrato di competere in grande scioltezza c’è stata Riesenbeck e lì ho davvero capito che nonostante sia giovane aveva già tutte le arte in regola per sostenere una gara come questa. In questi cinque giorni ha sicuramente imparato molto. Pur sapendo che Zineday è un super-cavallo non mi ero fatto grandi illusioni. Ho cercato di montare al meglio e tenerlo tranquillo. Cosa che ho fatto il primo giorno dove abbiamo messo a segno un ottimo primo giro. Nella giornata della finale a squadre siamo incappati in un errore ma Zineday ha mostrato di non accusare alcuna fatica. Ha saltato benissimo e una barriera in cinque percorsi rimane un’ottima media».
Julien Epaillard – «È stata un’esperienza super positiva per noi ed è un lavoro anche in prospettiva del futuro. Ho due cavalli forti, Donatello d’Auge e Dubai du Cedre. Quindi si lavora in prospettiva dell’anno prossimo. Dubai è una cavalla esplosiva ha tanto sangue ma oggi è stata più rilassata. L’ottimo terreno ci ha permesso di fare tutto al meglio» ha dichiarato il terzo classificato Julien Epaillard che subito dopo la premiazione è letteralmente ‘scappato’ all’aeroporto.
Uliano Vezzani, chef de piste: «Una competizione fantastica, che si è decisa all’ultimo salto dell’ultimo percorso. E questo significa che la riuscita è stata ottimale. Dopo ogni gara i cavalli uscivano freschi dal campo, amazzoni e cavalieri erano tra i migliori al mondo, e così lo spettacolo è sempre stato estremamente qualitativo».
I complimenti al lavoro di Vezzani sono arrivati da tutti i concorrenti e sono stati rinnovati da Weishaupt: «Uliano ha fatto un gran lavoro, i percorsi e gli ostacoli sono stati tutti impegnativi ma non hanno mai messo in eccessiva difficoltà i cavalli, grazie anche alle perfette condizioni del terreno di gara. Quindi chapeau à lui!».
PREMI SPECIALI
A conclusione della conferenza stampa con i protagonisti della finale individuale di oggi, sono stati consegnati alcuni premi speciali. I primi tre classificati, Steve Guerdat, Philipp Weishaupt e Julien Epaillard, hanno ricevuto una sella da Jasmin Scomparin, Sponsorship Manager di Prestige Italia, e un casco da Lelia Polini, CEO di Kep Italia. Una sella di Prestige Italia è andata anche a Emanuele Camilli quale miglior cavaliere italiano dell’Europeo. Premi in denaro per i groom dei primi tre classificati sono stati consegnati da Eleonora Ottaviani, direttrice dell’International Jumping Riders Club.
Alla conferenza stampa hanno assistito Sabrina Ibanez, Segretario Generale della FEI, Marco Di Paola, Presidente della FISE, Laura Campopiano, Event Director di Milano 2023, Sara Riffeser, Show Director di Milano 2023, Simone Perillo, componente del Board. Presente anche Matteo Sovera, Brand Manager di Longines Italia.
(Nella foto, sul Podio Philipp Weishaupt, Steve Guerdat e Julien Epaillard. Sotto, da sinistra, Fabio Schiavolin, Marco Di Paola, Giuseppe Sala, Stefan Ellenbrusch e Matteo Sovera)